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Anche quest’anno partecipiamo alla realizzazione del Carnevale nel quartiere Valdocco, una festa che si unirà ad altre sfilate per festeggiare tutt’insieme.
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Anche quest’anno partecipiamo alla realizzazione del Carnevale nel quartiere Valdocco, una festa che si unirà ad altre sfilate per festeggiare tutt’insieme.
Nella giornata di oggi, 17 maggio 2021, alcune famiglie dei bambini della classe 1C, famiglie africane, arabe, peruviane, egiziane, italiane, hanno iniziato a “prendersi cura” di una porzione del giardino pubblico di fronte all’entrata principale della scuola in Via Masserano.
Ci troviamo tutti spiazzati, sospesi, avvolti nella concretizzazione di quel futuro distopico abbondantemente narrato dalla letteratura e dalla cinematografia.
E dobbiamo farci i conti subito. La natura non aspetta.
La scuola è on-line, si deve per forza aggiornare. Con lei il personale che non era ancora pronto, le famiglie, gli alunni, anche quelli che non hanno adeguati strumenti per farlo.
Il lavoro diventa smart per chi può permetterselo, per altri fortunati cassa integrazione, per altri ancora una lontana e precaria prospettiva, e poi ci sono quelli che non possono sottrarsi al loro ruolo, e che si recano al lavoro sovente senza i DPI necessari, rischiando il contagio.
Una moltitudine di difficoltà rischiano di diventare voci nel vuoto, inascoltate o affidate a servizi on-line che non funzionano o call center sempre occupati.
Lo Stato e le sue diramazioni fanno i conti con lo scafandro burocratico che rallenta e acceca gli interventi necessari e con le politiche di privatizzazione della Sanità e le incompetenze che si manifestano nell’emergenza, peccato che a pagarne le conseguenze siano i cittadini.
Spero quindi che quest’ultimi si ricordino e che nel prossimo futuro siano pronti a farsi sentire quando verrano di nuovo rubati soldi pubblici, quando si brinderà ad un nuovo terremoto, si chiuderà un ospedale o vincerà un appalto un nuovo emergente ndranghetista.
Fortunatamente non tutto verte ad alimentare questo desolante panorama, ed in effetti ciò che primariamente ci ha spinto a scrivere qualche considerazione è stata la volontà di ringraziare tutti quelli che hanno dimostrato umanità e solidarietà partecipando alla moltitudine di iniziative nate nel nostro paese.
Pandemia e lockdown hanno fortemente minato la possibilità dell’associazione Vicologrosso di agire ed interagire all’interno dei locali scolastici per un lungo periodo, non consentendo il naturale passaggio di consegne tra vecchi e nuovi fruitori del Barattolino.
Altre iniziative ci hanno visti coinvolti in quartiere (spesa SOSpesa) e altri progetti sono partiti, come il blog https://approdoavaldocco.org/
Restava comunque il rammarico di non aver abbastanza risorse per riaprire al pubblico il NON-negozio che tanto abbiamo voluto e che, come la Bella addormentata, stava lì ad aspettare che qualcuno lo ridestasse.
Con grande gioia maestri e maestre hanno espresso la volontà di prendersi cura una volta a settimana del progetto, riaprendo gli spazi, con il nostro aiuto, ogni lunedì dalle 16,45 alle 18,15. L’intento è quello di sfruttare una risorsa utile a tutti, ambiente compreso, alla ricerca di nuovi alleati pronti a collaborare.
Fatevi avanti dunque, anche solo a curiosare e barattare….da cosa nasce cosa..
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Corso di cucito novembre 2018
Riapertura anno 2018/19: lunedi 17 settembre